Coff coff cough... uno comincia a lavorare e poi si ritrova in arretrato di parecchie cose di cui parlare. Di argomenti da trattare ce ne sarebbero tanti, ed è per questo che a poco a poco spero di riprendere il filo di alcuni discorsi che avevo cominciato per portarli a conclusione (o semplicemente farli evolvere). Nel frattempo, chiedo scusa ai miei (meno) 25 lettori e caliamo subito un asso da novanta e ci buttiamo in una recensione volante del numero di
Zagor di luglio, seconda puntata dell'
avventura nel mondo perduto. Diciamolo forte e chiaro:
questo è grande fumetto. E' grande fumetto perché coniuga la necessaria classicità zagoriana inserendola in una storia dai ritmi, dai toni e dai disegni adatti al 2013. Non me ne vogliano i puristi della ferrianità: i disegni di
Rubini sono una gioia per gli occhi e
la serie avrebbe bisogno di rinfrescarsi grazie a disegnatori bravi come lui. Il suo tratto presenta un dinamismo incredibile, che esplode ad ogni pennellata, travolgente e coinvolgente.
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Una tavola dello Zagor di Boselli-Rubini |
Nel complesso, la storia in questione merita (e avrà) un commento decisamente più approfondito. Per ora, vi lascio godere della tavola che ho piazzato in questo post e spero che vi invogli a comprare l'albo!
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